Gualdo Tadino

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Siti Archeologici

Il centro è ricordato dalle Tavole Iguvine. Recenti indagini eseguite su Colle Mori hanno permesso di identificare il centro umbro dislocato su terrazzamenti artificiali. Le unità abitative appaiono composte da più ambienti, probabilmente su due piani, con alzati in legno. Tali costruzioni presuppongono un articolato processo di urbanizzazione e un'accorta organizzazione territoriale. Sulla parte più alta del colle è stato riportato in luce un sacello.
Il centro, la cui identificazione è stata confermata da un'iscrizione umbra che ricorda i Tarsinati, è databile tra il V e III sec. a.C. Necropoli coeve al centro umbro e ad esso relative, sono state identificate nella pianura sottostante. Tadinum romana sorgeva nella pianura ed era attraversata dall'antica via Flaminia. Il territorio fu frequentato fin dal periodo Neolitico, come dimostrano i manufatti litici rinvenuti in località Morano e lungo il torrente Feo. Oggetti metallici (asce piatte e a margini rialzati, alabarde etc.) facenti parte della collezione Bellucci al Museo Archeologico Nazionale di Perugia attestano una frequentazione anche nell'età dei metalli fin dalla prima età del Bronzo. Un importante ripostiglio protovillanoviano, composto da fibule ad arco di violino, spirali fermatrecce, pinzette, aghi, ed altri oggetti bronzei e una coppia di dischi aurei con decorazione geometrica a sbalzo (Museo Archeologico Nazionale di Perugia) proviene dalla Valle di S.Marzio; interessata da un percorso transappenninico. Fin dalla prima età del Ferro il territorio di Gualdo Tadino fu abitato stabilmente con ogni probabilità dagli Umbri Tadinates ricordati più volte nelle Tabulae Iguvinae.