La città romana di Tadinum
Gli scavi, avviati nel 2004, hanno interessato un vasto settore dell’abitato (circa 4.000 mq) immediatamente ad ovest della via Flaminia, articolato su tre complessi edilizi: le terme pubbliche, un’area di mercato, da identificare probabilmente con il forum pecuarium (mercato del bestiame) e una grande domus.
Immediatamente a sud delle terme è una vasta spianata artificiale, chiusa ad est da una serie di ambienti. Quello più antico, decorato da motivi geometrici, è databile intorno al 100 a.C. e va probabilmente identificato con il sacello di Ercole menzionato da un’iscrizione della fine del II sec. d.C. rinvenuta nei pressi. L’intero complesso suggerisce la presenza del foro commerciale del municipio.
A sud del forum pecuarium è stata indagata una serie di ambienti pertinenti ad un vasto e articolato complesso edilizio, da identificare probabilmente con una grande domus.
Il nucleo occidentale è costituito da alcuni ambienti pavimentati in cocciopesto decorato a motivi geometrici. Ad est del nucleo viene realizzato, nei decenni iniziali del II sec. d.C., un piccolo complesso termale con mosaico, su cui si affacciano alcune vasche. Il manufatto, a tessere bianche e rosa, è a soggetto marino: si distingue in particolare la grande figura di Nettuno su carro trainato da cavalli marini, all’interno di una raffigurazione di pesci e molluschi.